Acquasparta

Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento centri abitati dell'Umbria non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Acquasparta
comune
Acquasparta – Stemma
Acquasparta – Bandiera
Acquasparta – Veduta
Acquasparta – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Umbria
Provincia Terni
Amministrazione
SindacoGiovanni Montani (lista civica) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate42°41′26.41″N 12°32′46.78″E42°41′26.41″N, 12°32′46.78″E (Acquasparta)
Coordinate: 42°41′26.41″N 12°32′46.78″E42°41′26.41″N, 12°32′46.78″E (Acquasparta)
Altitudine320 m s.l.m.
Superficie81,61 km²
Abitanti4 394[1] (31-8-2022)
Densità53,84 ab./km²
FrazioniCanepine, Casigliano, Casteldelmonte, Configni, Firenzuola, Macerino, Portaria, Rosaro,Selvarelle, Scoppio
Comuni confinantiAvigliano Umbro, Massa Martana (PG), Montecastrilli, Spoleto (PG), Terni, Todi (PG)
Altre informazioni
Cod. postale05021
Prefisso0744
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT055001
Cod. catastaleA045
TargaTR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona D, 1 947 GG[3]
Nome abitantiacquaspartani
Patronosanta Cecilia
Giorno festivo22 novembre
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Acquasparta
Acquasparta
Acquasparta – Mappa
Acquasparta – Mappa
Posizione del comune di Acquasparta all'interno della provincia di Terni
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Acquasparta è un comune italiano di 4 394 abitanti[1] della provincia di Terni in Umbria.

Fa parte del club I borghi più belli d'Italia.

Storia

Di probabile origine romana, il suo nome deriva dal latino ad Aquas Partas per via della sua posizione tra le fonti dell'Amerino e di Furapane nella Valle del Naia. Nel Medioevo Acquasparta faceva parte delle cosiddette Terre Arnolfe e, dopo alcuni passaggi a beneficio di signori ecclesiastici (fra cui anche il vescovo di Todi), fu ceduta alla famiglia Cesi che vi eresse l'omonimo palazzo (XVI secolo). La cittadina fu anche sede, agli inizi del Seicento, della ricostituita Accademia dei Lincei grazie all'interesse del duca Federico Cesi.

Simboli

«Drappo di azzurro...»

(Descrizione araldica del gonfalone[4])

«Drappo partito di rosso e di bianco caricato al centro dello stemma comunale»

(Descrizione araldica della bandiera[4])

Lo stemma è stato concesso con il decreto del Capo del Governo del 9 aprile 1931[4].

Monumenti e luoghi d'interesse

Palazzo Cesi

Il monumento più importante della cittadina è Palazzo Cesi edificato in luogo della rocca per volontà di Gian Giacomo Cesi e di sua moglie Isabella di Alviano (o Liviani) a partire dal 1561 su progetto dell'architetto fiorentino Guidetto Guidetti, poi sostituito dal milanese Giovan Domenico Bianchi. La costruzione del palazzo termina intorno al 1579, quando Federico Cesi, futuro fondatore dell’Accademia dei Lincei, nipote di Gian Giacomo, sposa Olimpia Orsini. Nel palazzo fu ospitato Galileo.

La chiesa di Santa Cecilia è la principale della cittadina, sul corso dei Lincei. Di origine medievale, si presenta nell'aspetto settecentesco datole nel 1758 dall'architetto Francesco Bettini, collaboratore del Piermarini. All'interno, ricco di opere d'arte, spicca la Cappella del Santissimo Crocifisso, dove si trovano le tombe di Isabella Liviana Cesi, qui sepolta nel 1582 e soprattutto del nipote Federico Cesi, del 1630. Sull'altare della cappella la tela con il Crocifisso tra la Vergine e San Giovanni Evangelista con Maria Maddalena di Giovan Battista Lombardelli (1581).[5]

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Tradizioni e folclore

Ogni anno a giugno si svolge la "Festa del Rinascimento" che rievoca i fasti della vita del Principe Federico Cesi detto il Linceo, promossa dall'Ente “Il Rinascimento ad Acquasparta”, con spettacoli, cortei, convegni, laboratori, taverne e gare tra le tre contrade (Contrada del Ghetto, Contrada di Porta Vecchia e Contrada di San Cristoforo). La festa si conclude con il "Grande Gioco dell'Oca" in piazza e il "Grande Corteo dei doni". Nel periodo natalizio nelle date del 26 dicembre e del 1º - 6 gennaio ogni anno ad Acquasparta viene rappresentato il Presepe vivente per le vie del borgo.

Geografia antropica

Altre località del territorio

Canepine, Collebianco, San Nicolò, Santa Barbara, Selvarelle Alte, Selvarelle Basse. Nel territorio comunale si trova inoltre una parte del piccolo lago di Arezzo.

Infrastrutture e trasporti

Ferrovie

Acquasparta è attraversata dalla Ferrovia Centrale Umbra nel tratto (attualmente non attivo) che va da Terni a Perugia. È servita dalla stazione di Acquasparta.

Strade

Il comune è servito dalla SS 3 bis.

Amministrazione

Sindaco attuale è Giovanni Montani eletto in occasione delle elezioni amministrative del maggio del 2019.

Note

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ a b c Araldica Civica.it, su AraldicaCivica.it. URL consultato il 21 gennaio 2021.
  5. ^ Alessandro Affortunati, La basilica e l'insigne Collegiata di Santa Cecilia in Acquasparta. Con un approfondimento sulla tomba di Federico Cesi Principe dei Lincei, Terni, 2018.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28 dicembre 2012.

Voci correlate

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Wikivoyage
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Acquasparta
  • Collabora a Wikivoyage Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Acquasparta

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su comune.acquasparta.tr.it. Modifica su Wikidata
  • Acquasparta, su sapere.it, De Agostini. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 122423971 · J9U (ENHE) 987007538006705171
  Portale Umbria: accedi alle voci di Wikipedia che parlano dell'Umbria