Bristol Britannia

Disambiguazione – Se stai cercando l'omonimo modello di autovettura, vedi Bristol Britannia (auto).
Bristol Britannia
Un Britannia in livrea RAF in volo
Descrizione
Tipoaereo di linea
Equipaggio4
CostruttoreBandiera del Regno Unito Bristol
Data primo volo16 settembre 1952
Data entrata in servizio1957
Data ritiro dal servizio1975
Utilizzatore principaleBandiera del Regno Unito BOAC
Esemplari85
Altre variantiCanadair Argus
Canadair CL-44
Dimensioni e pesi
Lunghezza37,88 m (124 ft 3 in)
Apertura alare43,36 m (142 ft 3 in)
Altezza11,43 m (37 ft 6 in)
Superficie alare192,76 m² (2 075 ft²)
Passeggeri139 (coach class)[1]
Propulsione
Motore4 turboelica Bristol Proteus 625
Potenza4 450 e hp (3 320 kW) ciascuna
Prestazioni
Velocità max639 km/h (397 mph, 345 kt)[2]
Velocità di crociera575 km/h (357 mph, 310 kt) a 6 700 m (22 000 ft)
Autonomia7 129 km (4 430 mi, 3 852 nm)
Tangenza7 300 m (24 000 ft)[3]
Notedati riferiti alla Serie 310

i dati sono estratti da Britannia...Last of the Bristol Line[4] e integrati dove indicato

voci di aerei civili presenti su Wikipedia

Il Bristol Britannia era un quadrimotore di linea ad ala bassa per rotte a lungo raggio prodotto dall'azienda britannica Bristol Aeroplane Company negli anni cinquanta.

Benché realizzato per il mercato del trasporto passeggeri in rotte a lungo raggio, venne anche utilizzato come trasporto militare dalla Royal Air Force.

Storia del progetto

Il Bristol Britannia era stato progettato per soddisfare una richiesta della British Overseas Airways Corporation (BOAC) per un aereo da utilizzare sulle lunghe tratte dell'impero britannico. L'aereo, secondo il desiderio della BOAC, doveva essere fornito di quattro motori a pistoni e doveva poter trasportare almeno 36 passeggeri, ma alcuni radicali cambiamenti nel progetto iniziale portarono alla realizzazione di un prototipo da 90 passeggeri con turboeliche Bristol Proteus 625, che volò il 16 settembre 1952.

Dal Britannia la Canadair sviluppò negli anni cinquanta il pattugliatore marittimo CL-28 Argus per le esigenze della Royal Canadian Air Force.

Impiego operativo

Civile

Il Britannia 102 di serie, noto come "Gigante che Sussurra" per la sua sorprendente silenziosità non solo in cabina ma anche percepita da terra, entrò in servizio con la BOAC il 1º febbraio 1957 sulla rotta Londra-Johannesburg. I Bristol Britannia serie 300, con fusoliera allungata di quasi quattro metri, motori Proteus 755 da 4120 hp e 133 posti passeggeri, iniziarono i servizi senza scalo da Londra a New York il 19 dicembre 1957, e i Britannia 312 furono i primi aerei con propulsione turboelica ad operare regolarmente su rotte transatlantiche.

Militare

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Versioni

  • 100: 90 passeggeri e quattro motori Bristol Proteus 705
  • 101: 25 modelli ordinati dalla BOAC, di cui dieci cancellati in favore della serie 300
  • 200: versione cargo allungata di quasi quattro metri. Cinque ordini dalla BOAC, poi cancellati in favore della serie 310
  • 250: versione simile alla 200 ma metà passeggeri e metà merci
  • 252: modello per la Royal Air Force
  • 253: altri 22 ordini commissionati dalla RAF
  • 300: come la serie 200, ma solo passeggeri (fino a un massimo di 139)
  • 301: rimasto allo stadio di prototipo
  • 302: dieci ordini dalla BOAC, poi cancellati in favore della serie 305 e 310
  • 305: simile al 300, ma con maggior autonomia di volo
  • 306: modello per l'israeliana El Al
  • 307: modello per la Air Charter
  • 307F: modifica alla serie 307
  • 308: modello per la Transcontinental
  • 308F: modifica della serie 308
  • 309: modello per la Ghana Airways
  • 310: uguale alla serie 305, ma con fusoliera rinforzata
  • 311: rimasto allo stadio di prototipo
  • 312: 19 ordini dalla BOAC
  • 312F: modifica della serie 312
  • 313: quattro ordini dalla El Al
  • 314: quattro ordini dalla Canadian Pacific
  • 317. due ordini dalla Hunting-Clan Air Transport
  • 318: quattro ordini dalla Cubana
  • 320: simile al 310, ma con maggior autonomia di volo
  • 324: due ordini dalla Canadian Pacific

Utilizzatori

Civili

Bandiera dell'Argentina Argentina
  • Aerotransportes Entre Rios
  • Transcontinental SA
Bandiera del Belgio Belgio
  • Young Cargo
Bandiera del Burundi Burundi
  • Centre Air Afrique
Bandiera del Canada Canada
Bandiera della Cecoslovacchia Cecoslovacchia
Bandiera di Cuba Cuba
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti Emirati Arabi Uniti
  • Gaylan Air Cargo
Bandiera del Ghana Ghana
  • Ghana Airways
Bandiera del Kenya Kenya
  • African Cargo Airlines
  • African Safari Airlines
Bandiera dell'Indonesia Indonesia
  • Indonesian Ankasa Civil Air Transport
Bandiera dell'Irlanda Irlanda
  • Aer Turas
  • Interconair
Bandiera d'Israele Israele
 
Bandiera della Liberia Liberia
  • Liberia World Airways
Bandiera del Messico Messico
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
Bandiera della Spagna Spagna
  • Air Spain
Bandiera della Svizzera Svizzera
  • Globe Air
Bandiera dello Zaire Zaire
  • Domaine de Katale
  • Katale Air Transport
  • Transair Cargo


Militari

Bandiera di Cuba Cuba
alcuni Bristol Britannia vennero utilizzati per trasportare truppe cubane in Africa per appoggiare le forze angolane durante l'Operación Carlota.
Bandiera del Regno Unito Regno Unito
  • Aeroplane and Armament Experimental Establishment
  • Royal Air Force
    • No. 99 Squadron RAF
    • No. 511 Squadron RAF

Note

  1. ^ Barnes 1964, p. 360.
  2. ^ Donald 1997, p. 207.
  3. ^ Angelucci 1984, p. 316.
  4. ^ Taylor 1982, p. 41.

Bibliografia

  • (EN) Enzo Angelucci, World Encyclopedia of Civil Aircraft, London, Willow Books, 1984, ISBN 0-00-218148-7.
  • (EN) C.H. Barnes, Bristol Aircraft since 1910, 1st Edition, London, Putnam, 1964, ISBN non esistente.
  • (EN) David Donald (ed.), The Encyclopedia of World Aircraft, Leicester, UK, Blitz Editions, 1997, ISBN 1-85605-375-X.
  • (EN) Aubrey Joseph Jackson, British Civil Aircraft since 1919 Volume 1, London, Putnam, 1974, ISBN 0-370-10006-9.

Riviste

  • (EN) H. A. Taylor, Britannia...End of the Bristol Line, in Air Enthusiast, n. 20, dicembre 1982-March 1983, pp. 31-46.

Voci correlate

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Bristol Britannia

Collegamenti esterni

  • (EN) Maksim Starostin, Bristol 175 Britannia; 1952, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 10 aprile 2010.
  • (RU) Bristol Britannia, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 10 aprile 2010.
  • (EN) Maksim Starostin, The Bristol Britannia XM496 Preservation Society, su xm496.com. URL consultato il 10 aprile 2010.
  • (EN) Bristol Britannia, su Century of Flight, http://www.century-of-flight.net. URL consultato il 10 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2016).
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