Governo Depretis VII
Governo Depretis VII | |
---|---|
Stato | Italia |
Presidente del Consiglio | Agostino Depretis (Sinistra storica) |
Coalizione | Sinistra storica Appoggio esterno: |
Legislatura | XV, XVI |
Giuramento | 29 giugno 1885 |
Dimissioni | 8 febbraio 1887 (respinte) 4 aprile 1887 |
Governo successivo | Depretis VIII 4 aprile 1887 |
Depretis VI Depretis VIII |
Il Governo Depretis VII è stato in carica dal 29 giugno 1885 al 4 aprile 1887 per un totale di 644 giorni, cioè 1 anno 9 mesi e 6 giorni.
Compagine di governo
Appartenenza politica
Partito | Presidente | Ministri | Totale | |
---|---|---|---|---|
Sinistra storica | 1 | 7 | 8 | |
Indipendente[1] | - | 3 | 3 |
Con l’appoggio esterno, saltuario, della Destra storica.
Composizione
Carica | Titolare | ||
---|---|---|---|
Presidenza del Consiglio dei ministri | |||
Presidente del Consiglio dei ministri | Agostino Depretis (Sinistra storica) | ||
Ministero | Ministri | ||
Affari Esteri | Agostino Depretis (Sinistra storica) (fino al 5 ottobre 1885) | ||
Carlo Felice Nicolis, conte di Robilant (Indipendente) (dal 5 ottobre 1885) | |||
Agricoltura, Industria e Commercio | Bernardino Grimaldi (Sinistra storica) | ||
Lavori Pubblici | Francesco Genala (Sinistra storica) | ||
Interno | Agostino Depretis (Sinistra storica) | ||
Pubblica Istruzione | Michele Coppino (Sinistra storica) | ||
Guerra | Cesare Francesco Ricotti-Magnani (Indipendente)[2] | ||
Marina | Benedetto Brin (Indipendente)[3] | ||
Finanze | Agostino Magliani (Sinistra storica) | ||
Grazia e Giustizia e Culti | Diego Tajani (Sinistra storica) | ||
Tesoro | Agostino Magliani (Sinistra storica) Ad interim |
Cronologia
- 11 febbraio 1886: il Parlamento approva una legge che esprime il divieto di impiegare fanciulli sotto i 9 anni negli opifici, nelle cave e nelle miniere; inoltre il provvedimento impedisce il lavoro notturno quelli inferiori ai 12 anni. La nuova norma tuttavia esclude le piccole industrie, l'artigianato, i lavori agricoli e il domicilio, dove i bambini-lavoratori costituiscono un'altissima percentuale[4].
- 22 febbraio 1886: la cosiddetta "Pentarchia" (Zanardelli, Baccarini, Cairoli, Crispi e Nicotera), alcuni esponenti della Destra storica (Sonnino, di Rudinì e Salandra) e Giolitti censurano alla Camera il comportamento di Agostino Magliani, detto "il Ministro dell'allegra finanza", di cui viene critica la politica dispensiosa[5].
- 23 maggio 1886: Dopo lo scioglimento delle Camere, si svolgono le elezioni politiche che danno a Depretis un'altra maggioranza.
- 26 gennaio 1887: dopo l'eccidio di Dogali, in Parlamento esplode la polemica tra i "falchi" e le "colombe": tra i primi si distingue Felice Cavallotti, tra i secondi Andrea Costa.
- 8 febbraio 1887: a seguito di alcune critiche ricevute dall'estrema sinistra e dai "pentarchi" (Zanardelli, Baccarini, Cairoli, Crispi e Nicotera), Depretis si dimette; tuttavia, dopo quasi due mesi di trattative, Umberto I gli riaffida l'incarico di formare il governo.
Note
- ^ L’appartenenza al Governo di tali membri rientrava negli ambiti di una conciliazione e concessione politica per poter ottenere un Appoggio esterno da parte della Destra storica.
- ^ Affiliato alla Destra storica.
- ^ Affiliato alla Sinistra storica.
- ^ cronologia.leonardo.it/storia/a1886.htm
- ^ Magliani, Agostino, Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 67 (2007)
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