Idarne (figlio)
Idarne (in greco antico: Ὑδάρνης?, Hydàrnes, in persiano antico Vidarna; metà V secolo a.C. – dopo il 480 a.C.) è stato un generale persiano, figlio del padre omonimo Idarne e conosciuto per essere stato il comandante del corpo degli Immortali durante la seconda guerra persiana.
Biografia
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Da quanto ci tramanda Erodoto, Idarne, membro di una della più importanti famiglie dell'aristocrazia persiana, inizialmente era stato posto alla sovrintendenza della difesa del litorale costiero dell'impero persiano.[1]
Durante l'invasione della Grecia, a cui partecipò al fianco del fratello Sisamne, nella battaglia delle Termopili guidò i suoi 10.000 Immortali, le guardie reali che non si separavano mai dal sovrano per proteggerlo, contro le truppe spartane di Leonida, ma l'esito del suo primo assalto contro i nemici non fu per nulla favorevole.[2]
Si narra che fu proprio lui a seguire il leggendario traditore Efialte nel passo dell'Anopea: grazie al suo aiuto, riuscì a sorprendere i Greci guidati dal valoroso comandante spartano e ad attaccarli alle spalle.
Sappiamo, inoltre, che assistette alla battaglia di Salamina, ma non volle lasciare un attimo il Gran Re da solo, temendo per la sua incolumità; affiancò Serse durante la ritirata dalla Grecia, dopo aver affidato i suoi Immortali al generale Mardonio, che avrebbe dovuto continuare la guerra. Si narra che fu proprio lui a gestire il trasferimento dell'esercito persiano dalla Tracia all'Asia Minore.
Le cause e la data della sua morte sono ignote.
Note
Bibliografia
- Fonti primarie
- Erodoto, Le Storie. (qui)
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