Martin Mosebach

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Martin Mosebach nel 2014

Martin Mosebach (Francoforte sul Meno, 31 luglio 1951) è uno scrittore e sceneggiatore tedesco.

Biografia

Nato nel 1951 a Francoforte sul Meno dove vive e lavora[1], ha studiato arte al liceo e legge all'università della città natale e di Bonn dove si è laureato prima di dedicarsi all'attività di scrittore freelance a Francoforte[2]

Ha esordito nella narrativa nel 1983 con il romanzo Das Bett e, nel corso della sua prolifica carriera, ha ottenuto numerosi riconoscimenti tra cui il Premio letterario Konrad-Adenauer-Stiftung nel 2013[3].

Saggista oltre che romanziere e sceneggiatore, si è interessato ai temi del Cattolicesimo, in particolare alla Riforma liturgica, ponendosi come difensore della liturgia tradizionale[4].

Opere principali

Romanzi

  • Das Bett (1983)
  • Ruppertshain (1985)
  • Westend (1992)
  • Die Türkin (1999)
  • Eine lange Nacht (2000)
  • Der Nebelfürst (2001)
  • Das Beben (2005)
  • Der Mond und das Mädchen (2007)
  • Was davor geschah (2010)
  • Das Blutbuchenfest (2014)
  • Mogador (2016), Roma, edizioni E/O, 2018 traduzione di Monica Pesetti ISBN 978-88-663-2987-9.

Racconti

  • Das Kissenbuch: Gedichte und Zeichnungen (1995)
  • Stilleben mit wildem Tier: Erzählungen (1995)
  • Das Grab der Pulcinellen: Erzählungen, Pasticci, Phantasien (1996)
  • Die schöne Gewohnheit zu leben: eine italienische Reise (1997)
  • Stadt der wilden Hunde: Nachrichten aus dem alltäglichen Indien (2008)

Saggi

  • Eresia dell'informe: la liturgia romana e il suo nemico (Häresie der Formlosigkeit: die römische Liturgie und ihr Feind, 2002), Siena, Cantagalli, 2009 traduzione di Leonardo Allodi ISBN 978-88-8272-381-1.
  • Mein Frankfurt (2002)
  • Schöne Literatur: Essays (2006)
  • Der Ultramontane (2012)

Filmografia

  • Buster's Bedroom, regia di Rebecca Horn (1991) (sceneggiatura)

Alcuni riconoscimenti

  • Heimito von Doderer-Literaturpreis: 1999
  • Premio Kleist: 2003
  • Kranichsteiner Literaturpreis: 2005
  • Premio letterario Konrad-Adenauer-Stiftung: 2013

Note

  1. ^ Martin Mosebach borsista Villa Massimo 2014, su villamassimo.de. URL consultato il 13 settembre 2018.
  2. ^ (EN) Biografia dell'autore, su literaturfestival.com. URL consultato il 13 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2018).
  3. ^ (DE) Günther Rüther, Literaturpreis 2013: Martin Mosebach, su kas.de, 9 ottobre 2013. URL consultato il 13 settembre 2018.
  4. ^ Intervista a Martin Mosebach: un grande difensore della liturgia tradizionale, su chiesaepostconcilio.blogspot.com, 18 ottobre 2017. URL consultato il 13 settembre 2018.

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Collegamenti esterni

  • Micaela Latini, MOSEBACH, Martin, in Enciclopedia Italiana, IX Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2015. Modifica su Wikidata
  • (EN) Adam Augustyn, Martin Mosebach, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  • (EN) Opere di Martin Mosebach, su Open Library, Internet Archive. Modifica su Wikidata
  • (EN) Martin Mosebach, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (DEEN) Martin Mosebach, su filmportal.de. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 29600087 · ISNI (EN) 0000 0001 0856 2655 · SBN TO0V330186 · Europeana agent/base/99289 · LCCN (EN) n85343187 · GND (DE) 122571126 · BNE (ES) XX1791147 (data) · BNF (FR) cb12305537w (data) · J9U (ENHE) 987007437396705171 · NSK (HR) 000351751
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