Nathan Rapoport

Natan Rapoport con la moglie Sima nel suo studio di Varsavia nel 1937

Nathan Yaakov Rapoport (Varsavia, 7 novembre 1911 – New York, 4 giugno 1987) è stato uno scultore polacco naturalizzato israeliano e statunitense.

Biografia

Rapoport nacque nel 1911 a Varsavia, in Polonia. Nel 1936, dopo aver vinto una borsa di studio, si trasferì in Francia e poi in Italia per proseguire la sua formazione. Fuggì in Unione Sovietica dopo l'invasione nazista della Polonia. Inizialmente i sovietici gli fornirono uno studio, ma poi lo costrinsero a lavorare come manovale. Al termine del conflitto, tornò in Polonia per studiare all'Accademia di belle arti di Varsavia e poi immigrò in Israele.[1] Nel 1959 si trasferì infine negli Stati Uniti, vivendo a New York City fino alla sua morte, avvenuta nel 1987.

Opere principali

Galleria d'immagini

  • The Last March, scultura in bronzo, Yad Vashem, Gerusalemme, Israele
    The Last March, scultura in bronzo, Yad Vashem, Gerusalemme, Israele
  • The Warsaw Ghetto Uprising, scultura in bronzo, 1947, Yad Vashem, Gerusalemme, Israele
    The Warsaw Ghetto Uprising, scultura in bronzo, 1947, Yad Vashem, Gerusalemme, Israele
  • Monumento agli eroi del ghetto a Varsavia
  • Monumento agli eroi del ghetto a Varsavia, visto dal lato est
    Monumento agli eroi del ghetto a Varsavia, visto dal lato est
  • Monumento a Mordechai Anielewicz a Yad Mordechai, Israele
    Monumento a Mordechai Anielewicz a Yad Mordechai, Israele
  • Monumento a Kibbuz Negba, Israele
    Monumento a Kibbuz Negba, Israele
  • Scrolls of Fire vicino a Gerusalemme, Israele
    Scrolls of Fire vicino a Gerusalemme, Israele

Note

  1. ^ Nathan Rapoport, Sculptor of works on Holocaust, dies, su nytimes.com, 6 giugno 1987. URL consultato il 6 agosto 2019.

Bibliografia

  • Paolo Coen, «L'artista reagisce in modo artistico. Questa è la sua arma». Riflessioni di valore introduttive sul rapporto arte-Shoah, da Alexander Bogen e Nathan Rapoport a Richard Serra, in Vedere l'Altro, vedere la Shoah, con l'appendice di Angelika Schallenberg, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2012, pp. 6-68
  • Martin Gilbert (1987), The Holocaust, New York, Random House, 1987, 317-324.
  • Zvi Sohar, Fighters Memorial, Monuments to the Fighters in the Warsaw Ghetto Uprising, Sifriat Poalim, Workers' Book Guild, 1964.
  • Richard Yaffe, Nathan Rapoport Sculptures and Monuments, New York, Shengold Publishers, 1980.

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  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nathan Rapoport

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su nathan-rapoport.net. Modifica su Wikidata
  • Le opere di Rapaport nella Central Jewish Library
  • POLIN Museo della storia degli ebrei polacchi
Controllo di autoritàVIAF (EN) 1342482 · ISNI (EN) 0000 0000 6721 301X · Europeana agent/base/24809 · ULAN (EN) 500480616 · LCCN (EN) n81134789 · GND (DE) 1067202595 · BNF (FR) cb17032028m (data) · J9U (ENHE) 987007300025605171
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