Solero (Italia)

Solero
comune
Solero – Stemma
Solero – Bandiera
Solero – Veduta
Solero – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Piemonte
Provincia Alessandria
Amministrazione
SindacoGiovanni Ercole (lista civica Insieme per Solero) dal 25-5-2014
Territorio
Coordinate44°55′09″N 8°30′31″E44°55′09″N, 8°30′31″E (Solero)
Altitudine102 m s.l.m.
Superficie22,55 km²
Abitanti1 685[1] (30-9-2018)
Densità74,72 ab./km²
FrazioniBottara, Mezzano, Molini
Comuni confinantiAlessandria, Felizzano, Oviglio, Quargnento
Altre informazioni
Cod. postale15029
Prefisso0131
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT006163
Cod. catastaleI798
TargaAL
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 565 GG[3]
Nome abitantisolerini
Patronosan Bruno di Segni
Giorno festivo18 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Solero
Solero
Solero – Mappa
Solero – Mappa
Mappa del comune di Solero all'interno della provincia di Alessandria
Sito istituzionale
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Solero (Soleri in piemontese (pronuncia Suleri), "Sulìare" in dialetto locale) è un comune italiano di 1 685 abitanti della provincia di Alessandria in Piemonte, situato sulla riva sinistra del Tanaro. La sua fondazione storica risale all'epoca della dominazione romana.

Storia

Le prime tracce di un insediamento risalgono all’età del bronzo, ma la fondazione storica si fa risalire alla dominazione romana.

Durante il regno dei Franchi (V-IX secolo) l’area fu un feudo dell’abbazia di San Martino di Tours, la quale nel X secolo portò a Solero le reliquie di San Perpetuo, vescovo di Tours dopo S. Martino. Queste sono tuttora conservate nella chiesa parrocchiale intitolata allo stesso santo.

Nel 1048 nacque a Solero San Bruno, che ne è diventato patrono.

Nel 1168 Alessandria venne fondata dall’unione di più borghi, tra i quali Solero, che da allora seguirà la storia del capoluogo includendo le periodiche distruzioni ad opera di eserciti invasori, primo fra tutti quello al comando di Federico Barbarossa.

All'inizio del Settecento il territorio passò sotto i Savoia, e Solero divenne feudo della casata dei Guasco, la quale vi costruì un castello, che in seguito passerà ai Faà di Bruno grazie a un matrimonio con la figlia dell’ultimo marchese Guasco[4].

Simboli

Lo stemma è stato riconosciuto con decreto ministeriale del 6 luglio 1897.[5]

«D'argento, alla croce di rosso, scorciata e patente. Ornamenti esteriori da Comune.»

(D.M. 6 luglio 1897)

Il gonfalone è un drappo di rosso.

Monumenti e luoghi di interesse

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[6]

Economia

Artigianato

Molto rinomata in passato per la produzione di strumenti musicali, come le chitarre acustiche.[7]

Infrastrutture e trasporti

Ferrovie

Solero è dotato di una stazione ferroviaria sulla linea Torino-Genova.

Amministrazione

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
25 giugno 1985 24 maggio 1990 Giovanni Ercole Partito Comunista Italiano Sindaco [8]
24 maggio 1990 24 aprile 1995 Giovanni Ercole lista civica Sindaco [8]
24 aprile 1995 14 giugno 1999 Pietro Robotti centro-sinistra Sindaco [8]
14 giugno 1999 14 giugno 2004 Pietro Robotti lista civica Sindaco [8]
14 giugno 2004 8 giugno 2009 Maria Teresa Guaschino lista civica Sindaco [8]
8 giugno 2009 27 maggio 2014 Maria Teresa Guaschino lista civica: insieme per Solero Sindaco [8]
27 maggio 2014 in carica Giovanni Ercole lista civica: insieme per Solero Sindaco [8]

Note

  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 settembre 2018.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Comune di Solero, Cenni storici, su comune.solero.al.it. URL consultato il 2 dicembre 2016 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2016).
  5. ^ Solero, decreto 1897-07-06 DM, riconoscimento di stemma, su Archivio Centrale dello Stato.
  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 6.
  8. ^ a b c d e f g http://amministratori.interno.it/

Bibliografia

  • Francesco Moscheni & F.lli, Codex statutorum magnifice communitatis atque diœcæsis Alexandrinæ, Alessandria, 1547. URL consultato il 9 giugno 2016.
  • Girolamo Ghilini, Annali di Alessandria, Milano, Gioseffo Marelli, 1666.
  • (LA) Georg Heinrich Pertz (a cura di), Reconciliatio Cæsareæ, in Monumenta Germaniæ Historica, II, Hannover, 1837. URL consultato il 16 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2016).
  • Geo Pistarino, La doppia fondazione di Alessandria (1168, 1183) (PDF), in Rivista di Storia Arte Archeologia per le provincie di Alessandria e Asti, volume unico, Alessandria, Società di Storia Arte Archeologia - Accademia degli Immobili, 1997, pp. 5-36. URL consultato l'11 giugno 2016.

Voci correlate

Altri progetti

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  • Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su comune.solero.al.it. Modifica su Wikidata
  • Solèro, su sapere.it, De Agostini. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 143236904 · WorldCat Identities (EN) lccn-n96119836
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