Trasformazione quasistatica

Una trasformazione quasistatica è una trasformazione termodinamica che avviene in modo estremamente lento, in maniera tale che il sistema in esame, passando da uno stato di equilibrio iniziale A ad uno stato di equilibrio finale B, attraversi una successione di infiniti stati di equilibrio, separati tra loro da trasformazioni infinitesime e da variazioni infinitesime delle proprietà del sistema.[1][2] N.b. non tutte le trasformazioni quasistatiche sono reversibili

Soltanto le trasformazioni quasistatiche possono essere rappresentate come linee continue in un diagramma pressione-volume e alla fine solo queste trasformazioni hanno una condizione necessaria allo studio quantitativo della trasformazione.[1] Le trasformazioni reali occupano, nello stesso diagramma, una zona a forma di fuso, di spessore non nullo.

A rigore la trasformazione quasistatica è un'approssimazione utile allo studio delle trasformazioni termodinamiche, ma essa è difficilmente riproducibile nella realtà.

Una successione infinitamente lenta consente di passare da uno stato all'altro e, tramite incrementi infinitesimi, di variare pressione, volume e temperatura. Tutto questo avviene, se la trasformazione è ciclica, con un aumento d'entropia molto piccolo che si assume nullo, in modo graduale e ordinato.

Una trasformazione quasi-statica consente di approssimare una trasformazione reale con una ideale e reversibile, a variazione d'entropia nulla in un ciclo.

La trasformazione quasi-statica considera variazioni di tempo infinitesime, istantanee, e consente di applicare il calcolo infinitesimale e i differenziali alle equazioni termodinamiche, senza variarne il significato fisico.

Il lavoro di volume nelle trasformazioni quasistatiche

Lo stesso argomento in dettaglio: Lavoro di volume ed Equazione di stato dei gas perfetti.
  1. Pressione costante: trasformazioni isobare,
    W 1 2 = P d V = P ( V 2 V 1 ) {\displaystyle W_{1-2}=\int PdV=P(V_{2}-V_{1})}
  2. Volume costante: trasformazioni isocore,
    W 1 2 = P d V = 0 {\displaystyle W_{1-2}=\int PdV=0}
  3. Temperatura costante: trasformazioni isoterme,
    W 1 2 = P d V , {\displaystyle W_{1-2}=\int PdV,} dove P varia con V via P V = P 1 V 1 = C {\displaystyle \quad PV=P_{1}V_{1}=C} , quindi si ha:
    W 1 2 = P 1 V 1 ln V 2 V 1 {\displaystyle W_{1-2}=P_{1}V_{1}\ln {\frac {V_{2}}{V_{1}}}}
  4. Trasformazioni politropiche,
    W 1 2 = P 1 V 1 P 2 V 2 n 1 {\displaystyle W_{1-2}={\frac {P_{1}V_{1}-P_{2}V_{2}}{n-1}}}

Note

Bibliografia

  • (EN) Concise Encyclopedia of Science and Technology, New York, McGraw-Hill, 2006.
  • (EN) Y. M. Haddad, Mechanical Behaviour of Engineering Materials: Static and quasi-static loading, Springer, 2000, ISBN 0-7923-6354-X.

Voci correlate

  • Trasformazione adiabatica
  • Trasformazione ciclica
  • Trasformazione isobara
  • Trasformazione isocora
  • Trasformazione isoterma
  • Trasformazione reversibile
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