Mepindololo

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Mepindololo
Nome IUPAC
(RS)-1-[(2-metil-1H-indol-4-il)ossi]-3-(propan-2-ilammino)propan-2-olo
Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC15H22N2O2
Massa molecolare (u)262,34738
Numero CAS23694-81-7
Numero EINECS245-831-1
PubChem71698
DrugBankDBDB13530
SMILES
CC1=CC2=C(N1)C=CC=C2OCC(CNC(C)C)O
Indicazioni di sicurezza
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Il mepindololo, metil derivato del pindololo, è un betabloccante non cardioselettivo dotato inoltre di attività simpaticomimetica intrinseca.[1] Il farmaco possiede moderati effetti stabilizzanti di membrana ed attività inotropa negativa.[2]

Farmacocinetica

Dopo somministrazione orale il mepindololo è ben assorbito dal tratto gastrointestinale. La biodisponibilità è di circa l'82% ed il picco plasmatico si raggiunge a distanza di circa 1,5-3 ore dall'assunzione. Utilizzando un sistema transdermico a rilascio controllato (20 mg di mepindololo/9,8 cm2) da applicarsi quotidianamente lo steady-state (740 ng/ml) si raggiunge dopo una settimana.
Il legame con le proteine plasmatiche è del 49-57% e l'emivita di eliminazione è di 4-4,6 ore. Il mepindololo viene eliminato principalmente con le urine immodificato. Il farmaco è in grado di superare sia la barriera placentare che quella ematoencefalica.[3][4][5]

Tossicità

Nel topo i valori della DL50 sono di 76 mg/kg dopo somministrazione orale e di 27 mg/kg dopo somministrazione endovenosa.

Indicazioni terapeutiche

Il mepindololo è impiegato come solfato nel trattamento dell'ipertensione arteriosa,[6][7][8] dell'angina pectoris[9][10] e della sindrome ipercinetica cardiaca.

Dosi terapeutiche

Il mepindolo solfato è somministrato per via orale. Nel trattamento dell'ipertensione arteriosa si somministrano 5 mg/die (una compressa prima del pasto) per 2 settimane; successivamente, in base alla risposta del paziente, si può raddoppiare la dose (assunzione unica o frazionata). Nel trattamento dell'angina pectoris si somministrano 5 mg/die (una compressa) e, solo in casi particolarmente resistenti, 5 mg mattino e sera prima dei pasti. Nella sindrome ipercinetica cardiaca si somministrano 2,5 mg (1/2 compressa) mattino e sera. Sono attualmente in sperimentazione formulazioni transdermiche a rilascio controllato, che sembrano essere meglio tollerate rispetto ad analoghe preparazioni a base di propranololo.

Effetti collaterali

Il mepindololo può causare vertigini, affaticamento, disturbi del sonno, sensazione di freddo alle estremità, senso di pesantezza alle gambe e crampi muscolari. Occasionalmente si possono manifestare fenomeni broncospastici. La somministrazione transdermica può causare irritazione cutanea e manifestazioni vescicolari.

Controindicazioni e precauzioni d'uso

Il farmaco è controindicato nei soggetti con nota ipersensibilità. L'uso del mepindololo deve essere evitato nei pazienti affetti da insufficienza cardiaca scompensata, turbe della conduzione e bradicardia.
Nei soggetti affetti da asma bronchiale il mepindololo può causare una importante riduzione della FEV1.[11] Il mepindololo è inoltre sconsigliato nel paziente diabetico, in cui è meglio ricorrere a betabloccanti selettivi, nella gravidanza e durante l'allattamento materno. In alcuni soggetti trattati è stato osservato che il mepindololo può ridurre l'attenzione e pertanto durante il trattamento va evitata la guida di autoveicoli e l'uso di macchinari che richiedono elevati livelli di attenzione. La terapia deve essere interrotta gradualmente.

Sovradosaggio ed antidoti

Il sovradosaggio da mepindololo si caratterizza per una marcata bradicardia.

Interazioni

Il mepindololo, similmente agli altri betabloccanti, può potenziare l'effetto ipoglicemizzante dell'insulina e degli antidiabetici orali.
Il mepindololo come gli altri betabloccanti possiede effetti ipotensivi che possono essere potenziati da farmaci quali la reserpina, la guanetidina, le fenotiazine, i diuretici, gli anestetici generali, l'alcool. Tali effetti invece possono essere ridotti dalla adrenalina.

Note

  1. ^ J. Boneli, Hemodynamic characterization of a new beta-receptor blocker: mepindolol at rest, during ergometer exercise and in the isoproterenol study in comparison with practolol and pindolol., in Int J Clin Pharmacol Biopharm, vol. 15, n. 7, Jul 1977, pp. 325-31, PMID 19363.
  2. ^ J. Bonelli, H. Hörtnagl; T. Brücke; D. Magometschnigg; H. Lochs; G. Kaik, Effect of calculation stress on hemodynamics and plasma catecholamines before and after beta-blockade with propranolol (Inderal) and mepindolol sulfate (Corindolan)., in Eur J Clin Pharmacol, vol. 15, n. 1, Feb 1979, pp. 1-8, PMID 421725.
  3. ^ R. Gugler, L. Kreis; HJ. Dengler, Pharmacokinetics of a new beta-adrenoceptor blocking agent, LF 17-895, in man., in Arzneimittelforschung, vol. 25, n. 7, Jul 1975, pp. 1067-72, PMID 241357.
  4. ^ J. Bonelli, G. Hitzenberger; W. Krause; H. Wendt; U. Speck, Pharmacokinetics and pharmacodynamics of mepindolol sulphate., in Int J Clin Pharmacol Ther Toxicol, vol. 18, n. 4, Apr 1980, pp. 169-76, PMID 6103882.
  5. ^ W. Krause, D. Kampf; HC. Fischer, Pharmacokinetics of mepindolol in patients with chronic renal failure., in Eur J Clin Pharmacol, vol. 27, n. 4, 1984, pp. 429-33, PMID 6519149.
  6. ^ A. Masoni, A. Galassi; P. Ginevrino; A. Libretti; W. Morgagni; A. Rappelli; AM. Tomasi, Multicenter evaluation of mepindolol and of mepindolol plus hydrochlorothiazide in essential hypertension., in Int J Clin Pharmacol Ther Toxicol, vol. 20, n. 11, Nov 1982, pp. 546-50, PMID 6757152.
  7. ^ J. Schrader, G. Schoel; H. Buhr-Schinner; G. Warneke; M. Kandt; A. Haupt; F. Scheler, [Ambulatory continuous 24-hour blood pressure monitoring in the diagnosis and therapy of arterial hypertension and modification by the antihypertensive agents enalapril, metoprolol, mepindolol and nitrendipine]., in Klin Wochenschr, vol. 66, n. 18, Sep 1988, pp. 928-39, PMID 2846947.
  8. ^ J. Schrader, G. Schoel; H. Buhr-Schinner; M. Kandt; G. Warneke; VW. Armstrong; F. Scheler, Comparison of the antihypertensive efficiency of nitrendipine, metoprolol, mepindolol and enalapril using ambulatory 24-hour blood pressure monitoring., in Am J Cardiol, vol. 66, n. 12, Oct 1990, pp. 967-72, PMID 2220621.
  9. ^ J. Bonelli, F. Gazo; C. Falkner; RK. Liedtke, [Anti-ischemic action of the transdermally-applied beta-receptor blocker, mepindolol, in patients with stable angina pectoris. Comparison with transdermal nitrate]., in Arzneimittelforschung, vol. 40, n. 8, Aug 1990, pp. 876-9, PMID 1978680.
  10. ^ J. Bonelli, F. Gazo; RK. Liedtke, [Anti-ischemic action of the transdermally applied beta-receptor blocker, mepindolol in patients with stable angina pectoris]., in Arzneimittelforschung, vol. 39, 11A, Nov 1989, pp. 1515-7, PMID 2576203.
  11. ^ HM. Beumer, C. Teirlinck; RA. Wiseman, Comparative investigation of the respiratory and cardiovascular effect of mepindolol, propranolol and pindolol in asthmatic patients., in Int J Clin Pharmacol Biopharm, vol. 16, n. 6, Jun 1978, pp. 249-53, PMID 27463.

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